martedì 9 ottobre 2012

AMACI - GIORNATA DEL CONTEMPORANEO 2012


Setsuko, camminando lentamente nei vicoli del centro storico di Genova , ha cantato senza parole, solo un suono vocale, un messaggio universale di comunicazione, senza confini di razze e nazionalità, sesso ed età.
Questo suono universale, ha invaso lo spazio pubblico del centro, riflesso dalle pareti degli edifici, dalla pietra a terra e trasportato dall’aria del mare.
Le persone che incrociava, erano stupite e sorprese dall’azione imprevista; alcuni hanno echeggiato il suo canto, altri hanno accettato con piacere il contatto con l’artista, che poneva sulla loro pelle cerotti, per curare le ferite dell’anima.

Setsuko, walking slowly in the narrow lanes of the historic center of Genoa, sang without words, only a vowel sound, a universal message without boundaries of race and nationality, sex and age.
This universal sound has invaded the public space of the center, reflected from the walls of the buildings, the stone on the ground and transported by sea.
People she walked by they were amazed and surprised by the unexpected action, some echoed her song, others accepted with pleasure the contact with the artist who put patches on their skin, to heal the wounds of the soul.

martedì 31 luglio 2012

K. Azuma all'Abbazia di San Remigio


Sabato 21 Luglio, il grande maestro Kengiro Azuma, alla richiesta di illustare il pensiero dell’opera che ha presentato nell’Abbazia, ( una goccia d’acqua realizzata in bronzo) ha ripercorso in quasi due ore di conferenza, i presupposti della sua ricerca artistica.Una grande lezione di vita.  Doveva morire come Kamikaze per l’imperatore  del giappone; una settimana prima del suo ultimo viaggio sull’aereo carico di esplosivo, finisce la guerra , con le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki; non parte.
Poi si rende conto che l’Imperatore non è il Dio Sole in cui credeva, ma una persona come noi; questo gli provoca una profonda crisi spirituale, come se la fede, la sua parte invisibile,i suoi sentimenti  si fossero  staccati completamente dal corpo umano.
Tutta la sua straordinaria ricerca artistica, dopo aver trascorso 20 anni a fianco del maestro Marino Marini, e sulla ricerca di quella parte invisibile, spirituale  ( fede) che lo aveva traumatizzato dopo la guerra.
Nonostante non sia cristiano,una sua sala personale è presente ai Musei Vaticani e ancora oggi , all’età di 86 anni , sta lavorando con grande energia ad un importante progetto scultoreo per una Chiesa Francescana. La goccia d’acqua , che ha presentato all’abbazia, è come la nostra vita dice; una forma perfetta, simbolo della natura e dell’ambiente, nel momento in cui si forma  sotto una grondaia, in un attimo sparisce e cade a terra. Poi con il calore del terreno, ritorna verso il cielo , poi si condensa e si crea un ciclo; anche noi  , con i nostri desideri in vita tendiamo verso l’alto, poi quando moriremo  il nostro corpo tornerà sotto terrà e sparirà; ma la parte invisibile, resterà a memoria per le generazioni successive. È questa parte invisibile, che Azuma come scultore ci rappresenta nelle sue opere e ci commuove.

giovedì 26 luglio 2012

Si è conclusa, nel migliore dei modi la 2° edizione di Abbey Contemporary Art, all’Abbazia di San Remigio di Parodi Ligure.  Il prof. Renzo Incaminato ci ha condotto attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, partendo da milioni di anni fa , per raccontarci la formazione e l’evoluzione del territorio su cui noi oggi viviamo, da un punto di vista geomorfologico e la formazione della  Valle di San Remigio  con le sue terre calcaree, che sono conseguenza degli strati sedimentari delle “nostre” rocce. Venerdì 27 Luglio , la Prof.ssa  Marina Pepino ci ha raccontato la sua esperienza all’ex ospedale psichiatrico di Racconigi, dopo il video “Omnes Colores”, diretto da Koji Miyazaki, sull’esperienza dell’artista capace di vedere quello che non c’è, di percepire emozioni,di leggere nell’anima i bisogni dei ricoverati, che all’epoca ( 1990-94)  erano numerosi nella struttura ospedaliera. 

giovedì 12 luglio 2012

ABBEY CONTEMPORARY ART 2° edition

In questo contesto antico dell’Abbazia tutte le opere esposte, dei 20 artisti invitati in questa edizione , hanno fatto discutere e pensare il numeroso pubblico accorso durante le sei giornate di apertura. Arte non solo come mezzo di godimento estetico, ma come comunicazione tra gli uomini, con la quale si trasmettono le proprie sensazioni, necessaria alla vita del singolo uomo e dell’umanità.
Come per Tarkovskij, “ continuiamo a bagnare ogni giorno l’albero secco , finchè l’albero non fruttifichi”    

venerdì 29 giugno 2012

"GODAI - 5 ELEMENTI", mostra di 5 artisti giapponesi, AZUMA - KAWATANI - ORIMOTO - SETSUKO - YAMAMOTO

MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA
DI 5 ARTISTI GIAPPONESI
GALLERIA CIVICA DI PALAZZO BORGATTA
rocca grimalda (al)
DAL 7 AL 15 LUGLIO 2012
INAUGURAZIONESabato  7 Luglio 2012, ore 18.00
Apertura : ven – sab  16.00 –19.00   ;   dom  15.00 –19.00
a cura di : michele dellaria

Fascinoso programma quello di coinvolgere i cinque elementi primari dell'Universo e portarli a Rocca Grimalda nel Palazzo Borgatta per una mostra di mezza estate! Eppure ci sono riusciti, perchè l'arte nel suo infinito virtuosismo tecnico ed emotivo è in grado di cogliere l'essenza del tutto.
     Ai partecipi visitatori, la mostra "Godai. Cinque elementi" trasmetteva l'essere in sè e per gli altri di cinque quotati, quotatissimi maestri giapponesi. Malgrado l'enorme distanza geografica e culturale non era così difficile entrare nello spirito del gioco. 
     La maestria sublime nel piegare il metallo di Kengiro Azuma (acqua) richiamava alla mente la sua esperienza biografica di mancato kamikaze: quante volte i nostri anziani rocchesi si sono trovati di fronte a contorte figure di metallo eruttanti fuoco nelle campagne d'Africa e di Russia, nella guerra partigiana, negli orrori dei campi di concentramento e di sterminio!
     Takehiro Kawatani invece ci porta alla terra, alla nostra terra contadina. I suoi gusci d'uovo evocano il miracolo della vita, il sublime geometrico della forma e, perchè no, la primaria fonte di sussistenza, il prodigio mattutino che ci aiuta ad andare avanti.
     Il filo logico dei bisogni primari ci conduce al pane come ben testinonia Tatsumi Orimoto (cielo) e, nella quotidianità degli affetti alla madre, la madre di tutti e di ciascuno di noi, una madre che è destinata a invecchiare e a morire ma che non perde mai dignità e orgoglio.
     L'arte è anche performance eterogenea, questo vuole dirci Setsuko, che sulle ali del vento ci conduce il canto, la musica e magari scompiglia le pagine di un scrittura ancora fresca, appena mossa. 
      L'emozione si fissa e si fa ricordo, memoria nel delicato obiettivo di Masao Yamamoto(fuoco) che si alimenta alla fonte del tutto e fa scaturire il bianco dal nero e viceversa, con lampi improvvisi nello spazio fotografico di uccelli e di delicate figure, fissati nell'attimo, catturati all'istante. 
                                                                                              Franco Paolo Oliveri

SETSUKO  - " Il pino dei miracoli"


Domenica 8 Luglio alle ore 21.00 , ex cantine di Palazzo Borgatta,
CONCERTO-PERFORMANCE
WAVIAGGIO MUSICALE DALL’ITALIA AL GIAPPONE
Marcello CROCCO – flauto ;  Laura LANZETTI – pianoforte ;  SETSUKO - performer
direzione artistica  : Laura Lanzetti
questi fiori di ciliegio
hanno portato al pensiero
tante memorie

Questa poesia di M. Bashō , recitata da Setsuko mentre dipingeva con i capelli i fogli bianchi, lasciati poi cadere a terra ,come petali di fiori ciliegio, è stato uno dei momenti piu’ emozionanti della serata. Ognuno di noi ha negli occhi una forma, un universo in cui ha saputo ricondurre il nero, il bianco, le movenze e i suoni. Ognuno di noi ha un tempo in cui sviluppare e introiettare ciò a cui è appartenuto. Ognuno di noi, pari a Setsuko, è stato un mezzo. Un mezzo attraverso cui si è manifestata la bellezza. Perché con la sua carica vitale la bellezza ha sovvertito l’ordine costituito. Ha scardinato le nostre strutture e i nostri blocchi, mettendoci davanti alla vita che pulsa, sfidandoci e coinvolgendoci.

venerdì 27 aprile 2012

INSTALLAZIONE CON PIETRE DELLA BENEDICTA - a Silvano d'Orba (Al) - CON LA COLLABORAZIONE ARTISTICA DI SETSUKO -inaugurato il 25 Aprile 2012


QUINDICI PIETRE DISPOSTE IN MODO NATURALE  A TERRA, A PICCOLI GRUPPI.
SONO  PIETRE DELLA CASCINA BENEDICTA, ERANO SERVITE PER LA COSTRUZIONE DEI MURI DELLA GRANGIA BENEDETTINA , POI IN SEGUITO AI SANGUINOSI FATTI RESISTENZIALI, PARTE DELLE MURATURE MINATE E DEMOLITE DAI NAZISTI.
IL PROGETTO E' STATO ELABORATO CON LA COLLABORAZIONE ARTISTICA DI SETSUKO ; LA  DISPOSIZIONE DELLE PIETRE, RIPRENDE LA SCRITTURA BRAILLE PER NON VEDENTI, IDENTIFICANDO LA DATA  6 - 4 - 1944,  INIZIO DELL’ECCIDIO DELLA BENEDICTA , AVVENUTO TRA IL 6 E IL 12 APRILE 1944.
L’APPROCCIO ALL’OPERA QUINDI, DOVREBBE ESSERE TATTILE E NON VISIVO, LEGATO AL PENSIERO E NON ALL’OCCHIO, CREANDO UN CORTO CIRCUITO MENTALE IN CHI LA “OSSERVA”.
LA CHIAVE DI LETTURA DELL’OPERA NON E’ ESTETICA MA CONCETTUALE.
NON È LA BELLEZZA, L’ARTE VIENE DALLA TESTA E NON DALL’OCCHIO, ANCHE SE IN QUESTO PARTICOLARE CASO C’E’ ANCHE UNA VALENZA ESTETICA, LEGATA ALLA SEMPLICITA’ E NATURALEZZA DELL’INSTALLAZIONE .
"AL BUIO E AD OCCHI CHIUSI  AMPLIAMO  LA NOSTRA CAPACITA’ DI IMMAGINAZIONE  E LA FORZA DEL PENSIERO CI RENDE  LIBERI" DICE SETSUKO.
COME LIBERI VOLEVANO ESSERE I  RAGAZZI FUCILATI ALLA BENEDICTA  E QUELLI CONDOTTI E MORTI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO.